Per 10 anni ho dipinto, progettato, costruito cose su commissione.
Ecco perché…ad un certo punto mi sono sentita completamente persa!
Ho iniziato con i gioielli di terracotta, che ho venduto bene nei primi due anni, ma quando arrivavo nei negozi spesso mi chiedevano di personalizzare i colori secondo la moda del momento. Niente di male mi dicevo io, e questo mi aiutava a vendere. Poi ho smesso di farli: troppo lavoro, negozi sbagliati per il tipo di target che serviva a me, prodotto troppo particolare per il pubblico che mi trovavo davanti, io che ero troppo giovane e insicura per insistere. Troppi “troppo”, insomma.
Nel frattempo insegnavo pittura, che è ancora adesso una delle attività che mi piacciono di più di quelle a cui mi dedico… all’inizio dipingevo personalmente in anteprima tutto quello che proponevo. Quando i corsi sono diventati parecchi a settimana, gli alunni 40-60 ogni settimana, allora ho dovuto smettere. Non è stato un male, perché sono libera di personalizzare abbastanza velocemente il programma correggendo la rotta in base agli interessi della classe, dove ce ne fosse la necessità, ma ho rinunciato così al tempo per dipingere per me, che mi permetteva anche di sperimentare…
L’altro grande capitolo della mia attività è quello delle decorazioni.
Le decorazioni murali che ho fatto erano sempre frutto di una progettazione personalizzata in base alle richieste del cliente. Niente di male, erano comunque spesso subordinate al tipo di stili che amo e che sento vicini, ma…comunque frutto di contrattazione di mediazione tra i nostri gusti.
Ho collaborato con un negozio di ceramiche dipingendo pressoché quello che mi veniva richiesto. Ho imparato la tecnica, ma non ho sviluppato molto di mio. In fin dei conti, i pezzi uscivano col nome di qualcun’altro, era giusto che avessero il suo stile.
Ho collaborato con una ditta che vende biancheria per la casa principalmente a russi ed arabi, dipingendo dei temi storici sui loro tessuti.
Ho collaborato con un catering che fornisce anche allestimenti, e dipinto e personalizzato arredi di ogni tipo.
Ho dipinto molti oggetti, di ceramica, vetro, legno, o tessuto…
Ho realizzato lavori di cui vado molto fiera ma, soprattutto agli inizi, lavori che oggi non accetterei mai.
Di una cosa a questo punto sono sicura: sono molto brava ad individuare le esigenze del cliente. Altrimenti non avrei avuto tutto il lavoro che ho avuto, durante questi anni.
Ora però, ho voglia di ritrovare me stessa. Approfondire il rapporto che sento con la mia arte, capire chi sono in modo preciso e profondo. Ritrovare il mio stile.
Se sfoglio i miei quaderni di 20 anni fa, trovo lavori di grande personalità, lavori che mi affascinano ancora adesso. Voglio ritrovare quella forza lì, concedermi il tempo e il modo per ripristinare un collegamento con la mia pancia. Sono più adulta, sono consapevole del mio gusto, della mia sensibilità… Sono pronta a fare un grande lavoro, cercando ispirazioni, tecniche, cromie che mi facciano di nuovo alzare in piena notte per dipingere.
E tu, per che cosa ti alzeresti in piena notte?
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