Corso di pittura in presenza o corso di pittura on line: per fortuna non sono più una scelta di serie A e serie B!
Qualche tempo fa leggevo nella newsletter di un’amica un concetto che è implicito ma sempre molto importante, quando si pensa al concedersi qualcosa per se stessi: “se nessuno mi aiuta ad essere costante, mi dimentico di tornare a me stessa”, diceva.
Proprio quello che mi propongo quando vendo corsi di pittura in cui includo la mia assistenza… perché sì, potrei offrirti un colloquio di fine corso, ma che senso avrebbe? Io devo esserci perché tu decida di concederti questo spazio. Così come succede che se faccio delle pause con i miei corsi di pittura in presenza i miei alunni mi dicono “ senza le tue lezioni non trovo il tempo di dipingere”. Perché quell’appuntamento settimanale è lì per te. Perché tu te lo conceda. Il fatto di avere un giorno e un orario per un corso di pittura in presenza, così come lo stabiliamo per il corso di pittura on line, ti “obbliga” a fare i compiti, e a volte fare i compiti è il nostro modo di affermare la nostra esistenza, i nostri spazi.
C’è chi ama dipingere in classe, perché ama la compagnia, condividere i propri interessi con qualcuno che ha le sue stesse passioni. Per queste persone il corso di pittura in presenza è praticamente insostituibile.
C’è chi invece, ama lavorare on line, perché considera la pittura il suo spazio sacro, quel tempo sospeso che gli permette di evadere con la mente per trovare il respiro che altrove non trova. Per loro l’unica opzione possibile è il corso di pittura on line!
C’è stato un periodo in cui queste due versioni dello studio venivano considerate l’una di serie a (la lezione in presenza) e una di serie B (quella on line). Io invece, ritengo che siano molto diverse tra loro e che permettano di sfruttare due aspetti completamente diversi del rapporto con le proprie passioni.
Se è vero che è bello avere un gruppo con cui dipingere durante un corso di pittura in presenza, confrontarsi in modo costruttivo, e avere un appuntamento fisso, è altrettanto vero che in classe è difficile che si possa ascoltare il proprio ritmo, dipingere lenti i quei giorni in cui abbiamo bisogno di riflessione, o riascoltare più e più volte le istruzioni. Se è vero che in classe un’insegnante come sono io è onnipresente (i miei alunni dicono che io mi accorgo di tutto, anche quando sembra che guardi da un’altra parte), con un corso di pittura on line si può forse decidere che si si butta, si prova a sbagliare, e si sperimenta oltre le proprie zone di confort. In ogni caso ci tengo a dire, io sono qui, tu buttati che è morbido.
Credo che la vera domanda che ci dobbiamo fare, non sia se fare o non fare una cosa (in questo caso un corso di pittura in presenza o on line), ma… lo voglio davvero? Se lo voglio davvero muovo le chiappette e lo rendo possibile.
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